Torrone dei morti con nutella

Il torrone dei morti è un dolce tipico napoletano che in teoria si dovrebbe preparare e mangiare il primo novembre, ma che in verità si trova in tutte le pasticcerie già un mese prima. Come fare il torrone dei morti in casa? Niente di più semplice! Nei negozi di articoli per dolci si trovano gli stampi e tutto l’occorrente per prepararlo in casa, in particolare dei barattolini di paste ai gusti piu’ disparati che si usano per aromatizzare il torrone, ma anche per fare creme e gelati.
Siccome fuori Napoli è difficile trovarle, ho pensato di darvi la ricetta del torrone dei morti con nutella, in modo che chiunque possa prepararlo in casa senza andare alla ricerca di ingredienti particolari. Potete divertirvi utilizzando frutta secca a piacere, chicchi di caffè, smarties e via dicendo! :) Queste dosi vanno bene per uno stampo per torrone lungo 25 cm, prendendo le misure dal lato piu’ grande. In alternativa potete utilizzare uno stampo per plumcake in silicone o usa e getta (come ho fatto io qui).
Se volete provare altre varianti potete dare un’occhiata ai vari gusti di torrone dei morti preparati nel corso degli anni. In fondo trovate anche la video ricetta, non perdetevela!
Vi auguro una buona giornata golosauri. :*
- 200 g di cioccolato fondente
- 500 g di cioccolato bianco
- 400 g di nutella
- 200 g di nocciole
1
Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria o al microonde. |
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Rivestite lo stampo per torrone; questa è un’operazione che ho fatto in due volte, ho spennellato prima con metà del cioccolato e messo in frigo quindici minuti con l’apertura verso l’alto (chiudendolo con il coperchio), poi ho aggiunto l’altra metà e messo altri dieci minuti in frigo capovolgendolo. |
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Pulite bene i bordini utilizzando un coltello (dal lato non affilato) sul bordo del contenitore; in questo modo farete passare aria tra il cioccolato e lo stampo e lo sformerete senza problemi. Ora sciogliete il cioccolato bianco a bagnomaria (o al microonde). |
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Aggiungete la nutella. |
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Togliete dal fuoco ed aggiungete le nocciole |
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Mescolate e versate nel contenitore. |
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Chiudete e mettete in frigo un paio d’ore. Capovolgete il torrone su un vassoio. |
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Lasciatelo un’oretta a temperatura ambiente e servite il vostro torrone dei morti! Se volete, potete dare anche un’occhiata alla video ricetta dove ho utilizzato uno stampo più piccolo. ;) |
cmq è bello vedere come continui ad appigliarti alla stessa cosa, che ti è stata già abbondantemente spiegata e chiarita, ma fingi di non leggere tutte le altre cose. allora, quando vai da leopoldo? ti lascio un tarallo ai friarielli pagato. 😀
non ho cambiato proprio nulla, ora abbiamo anche le allucinazioni! 😀 😀 😀
cara fresella elena ha cambiato il titolo della ricetta che, inizialmente era Torrone napoletano dei morti 😀
Fresella, alle prossime elezioni, io voto te!
ops! la sugna non si usa più nei taralli, intendevo sottintendere!! Cara Elena per finirla qui vorrei sottolineare che a mio avviso è opportuno, quando si commette un errore, correggerlo invece di fare falsa ironia condita di arroganza! “Torone napoletano dei morti” con nutella E’ oggettivamente un errore!! sarebbe stato molto più elegante ammetterlo e, magari, specificarlo nella tua ricetta liberamente ispirata al famoso torrone napoletano! tTanti saluti a tutti/e e buon appetito. Quando vorrò una ricetta tipica regionale la cercherò su altri blog dove, forse, troverò anche un po’ più di modestia nonchè autocritica!!
La sugna e lo strutto sono due cose diverse; in dialetto lo strutto viene chiamata ‘nzogna confondendo ulteriormente coloro che solo superficialmente si interessano di cibo e non ne approfondiscono la storia.
Lo strutto è ancora utilizzatissimo nei taralli ‘nzogna e pepe, tanto è vero che lo storico tarallificio Leopoldo ha lanciato una versione con olio di oliva. Immagino che Rubina abbia già jastemmato sulla pagina Facebook di Leopoldo per questa follia gastronomica che viene commercializzata come un prodotto tradizionale però con un ingrediente nuovo: http://www.leopoldoinfante.it/prodotto/taralli-olio-d-oliva/ (e notare come anche loro confondano lo strutto con la sugna).
Insomma, la ricetta si chiama “Torrone dei morti CON NUTELLA” e non “Torrone dei morti STG” in cui poi viene immesso un ingrediente estraneo al disciplinare.
Carbonara di mare.
Genovese di tonno.
Tiramisù alle fragole.
Spaghetti alle vongole fujute.
Ma quanti altri piatti sono stati variati e nessuno ne fa un dramma?
E da vegano mi devo trovare a spiegarvi la differenza tra strutto e sugna: ma andate a studiare il Cavalcanti, andate a mangiare da Tubelli (ora sta da Gourmeet a Chiaia) almeno una volta a settimana e fatevi raccontare i suoi piatti, assaggiate tre marinare in tre pizzerie diverse in una sera ma che una sia ai Tribunali una a Toledo e una al Vomero per capire le differenti scuole napoletane (‘a pizza nun è una sola!), comprate i Taralli da Leopoldo e chiedete di visitare la fabbrica e chiedete la stessa cosa a Gay Odin e chiedete come hanno innovato dei prodotti storici e che successo hanno avuto, andate da Lino Scarallo a Palazzo Petrucci e chiedetegli di cucinarvi un menù tradizionale napoletano rivisitato, visitate un pastificio a Gragnano e chiedetegli l’evoluzione delle trafile e dell’essiccazione e se sono le stesse del secolo passato, andate da Pasquale Marigliano e fatevi raccontare come ha mescolato pasticceria francese e napoletana: solo così comprenderete che la “tradizione” in cucina è sempre e solo un insieme di regole di sicurezza per il marketing e che se i conservatori avessero vinto in cucina stareste ancora a mangiarci il pane azzimo. Anzi, no: sareste tutti fruttariani ché l’uomo, si sa, è frugivoro: che cazzo c’è da cuocere?
Rubina, credo tu non abbia colto l’ironia di Elena, io inviterei a finirla qua, spero di incontrarti sotto i post delle altre food blogger che parlano di torroni alla nutella e di sugna nella pizza di crema.
Qui penso che abbiamo detto tutto!
Elena, continua cosi, sei creativa e piena di risorse 🙂
stavo per scrivere un lungo commento che permettesse anche a te, con l’ausilio di disegnini e marionette, di provare l’ebbrezza di cogliere l’ironia.
ma alla frase “la sugna non si usa da decenni” mi devo arrendere.
devo avvisare il mio macellaio e tutti i supermercati della zona che evidentemente sono stati risucchiati in un buco spazio-temporale, altrimenti non mi spiego come possano ancora vendere la sugna.
fammi sapere quando vai fuori da leopoldo a protestare per i taralli nzogna e pepe dove LUI ci mette i friarielli! 😀
Il sangue di maiale è vietato: DOCUMENTATI prima di scrivere!! I taralli napoletani non si fanno con i friarielli, la sugna (si dice così in italiano) non si usa da decenni!! Mai detto che la crema alba e/o le paste ai gusti siano genuine (rileggi), ho solospecificato che rientrano nella ricetta originale del torrone napoletano. Se tu conoscessi il significato italiano di “ricetta originale” forse non ti scalderesti tanto…e magari saresti più precisa!!
huahuahau grande Elena 😛
ah giusto non è industriale, è semplicemente fatto con le genuine crema alba (grassi idrogenati e zucchero) e paste ai gusti preferiti (piene di aromi e coloranti). 😀 cmq ci vediamo tutte fuori alle rinomate pasticcerie napoletane, per dei sit-in contro i torroni al kinder o agli oreo, le torte in pasta di zucchero ed i taralli nzogna pepe e friarielli! tutte armate di cucchiaino e sanguinaccio fatto con il sangue di maiale! al mio via, scatenate l’inferno! :°D
cara Daniela Addis il torrone in questione non è affatto un prodotto industriale!! si fa in pasticceria e in molte case!! Bastava scrivere altra versione del torrone napoletano!! Se rileggi il post di Elena lei scrive (copio incollo) “ll torrone dei morti è un dolce tipico napoletano…ho pensato di darvi la ricetta del torrone dei morti…nutella…”
mhà!! contente voi!!
prima o poi ci saranno puntualizzazioni simili alla mia se si continua a spacciare varianti fantasiose per ricette regionali!! Personalmente faccio i cannoli con la ricotta di mucca e non di pecora come da ricetta originale siciliana, ma non mi sognerei di pubblicarla come ricetta del cannolo siciliano!!
…volete cimentarvi con la pastiera facilitata?? con le zeppole di San Giuseppe??
Ma più obiettive di così si muore. E quasi praticamente impossibile replicare alla perfezione, un qualcosa di industriale. Quindi come ha già ha scritto Elena nel post, per permetterlo alle persone che la seguono e la leggono di replicare questo dolce, la versione è semplificata. Il divertimento maggiore nell’avere un blog o sito, sta proprio nel proporre cose industriali HOME MADE, rifatte a casa con ingredienti sostitutivi, per avere un prodotto più o meno similare. Il divertimento di chi segue un sito o un blog, è invece quello di scegliere se fare o non fare la ricetta proposta. O addirittura stravolgere la ricetta a sua volta. Viviamo in un paese democratico, e ognuno è libero di commentare, ma chi commenta e sostiene che la blogger in questione Elena Amatucci non si sia documentata prima di mandare on line una ricetta, deve a sua volta stare attenta di non aver fatto la stessa cosa. O per lo meno dimostra di non seguirla con regolarità. Perchè chi la segue, da tempo, sa esattamente con quanta professionalità Elena stessa ci tiene, a scrivere sempre, che le sue sono versioni, o procedimenti semplificati, per avere risultati quasi simili all’originali. E sempre perchè viviamo in un paese libero, nessuno vieta niente a nessuno. Chiunque può scegliere di usare la nutella o non usarla. ,PACE E AMORE A TUTTI.
Io se acchiappo quell’idiota che ha rovinato la pizza unica sola e tradizionale che era la Mastunicola mettendoci la pummarola velenosa proveniente dalle Indie lo corco di mazzate!
Cioè, da sempre la pizza si fa farcendola di ‘zogna, pecorino, pepe e vasenicola e mò questo se ne viene con una spremuta di frutti di questa pianta ornamentale? Ma stiamo impazzendo!?
Questa storia mi ricorda esattamente la stessa idiozia fatta con la pasta: si è sempre fatta la pasta col formaggio, magari coi legumi: mò ‘sti pazzi ‘nce mettono ‘a pummarola e certi pure fanno pasta e patane! E la ripassano in forno!
Cristoforo Colombo è stata la rovina della cucina napolitana! Poi si sono messi pure ‘sti monzù, con le loro ricette esotiche francesi.
E di questa genovese, ne vogliamo parlare? Non si capisce se è di Genova o di Ginevra ma comunque nun è napulitana!
Viva l’autarchico panzarotto, abbasso il crocché straniero!
raffa grazie! 🙂 in che parte di napoli? così posso indirizzarti meglio! 🙂
rubina, continuo a non essere d’accordo, anche perchè ho equilibrato gli ingredienti: nutella (grassi vegetali, zucchero e cacao) e cioccolato bianco al posto di crema alba (grassi vegetali e zucchero) e cioccolato al latte. per la perdita della tradizione, invece che di un sito di cucina che propone ricette da fare in casa per dare l’opportunità a tutti di scoprire nuovi sapori (tra l’altro mettendo anche la ricetta originale), mi preoccuperei più di note pasticcerie che hanno iniziato a proporre il torrone dei morti con gli oreo o i kinder. 😉
mi dispiace che ve la prendete tanto per il mio commento, ma siate obiettive!! non sono integralista nè mi sento maestrina, dico solo che se si scrive “torrone napoletano” o “cannolo siciliano” o “focaccia ligure” e chi più ne ha più ne metta, bisogna documentarsi, oppure specificare che la ricetta originale è fatta in tal modo ma si propone un’alternativa!! Insisto solo perchè altrimenti le ricette regionali si perderebbero!!!!
Cara rubina, il tuo commento è fuori luogo. Elena ribadisce anche nelle altre ricette di torrone, che la Nutella è l’alternativa più facilmente reperibile alla crema alba che, da napoletana, sa perfettamente essere fondamentale. Ma dato che questo blog lo leggiamo in tanti, campani e non, vuole solo permettere a tutti i curiosi di replicarlo. D’altro canto non è l’unica ad aver fatto questa versione alla Nutella, quindi, se vuoi fare da maestrina, credo che la lista dei siti che lo propongono sia lunga.. Vai pure 😉
Grazie Elena per le tue ricette meravigliose!
Domani dovrei andare a Napoli spero di trovare il negozio adatto, anzi, se hai dritte sono ben accette, in alternativa ahimè.. Opterò per la Nutella 😉 😀
grazie lorenza! 😀
ciao rubina, grazie per il commento pacato. 😀 sul sito trovi anche la ricetta tradizionale: http://www.gnamgnam.it/2007/11/04/torrone-dei-morti.htm
siccome fuori napoli è difficile trovare gli ingredienti necessari (paste e crema alba) oltre che lo stampo, ne ho dato una versione che permetta a tutti di provarlo, specificando che è con la nutella (o comunque con una crema spalmabile a piacere). non facciamo gli integralisti sul nulla. 😉
scusa ma prima di scrivere una ricetta documentati: ASSOLUTAMENTE NON SI METTE LA NUTELLA NEL TORRONE NAPOLETANO!! si usa invece per il ripieno- la crema alba, la cioccolata al latte e la pasta di nocciole se metti le nocciole intere, i la pasta di pistacchi se metti i pistacchi…etc!! NO nutella!! e neanche smarties!!
Buonissima e bellissima ricetta.