[introduzione]
Le arancine siciliane sono una di quelle ricette in grado di provocare discussioni che possono andare avanti per ore e ore, ma andiamo con ordine! 😀 Il nome deriva dalla forma e dalla grandezza, che ricordano un’arancia, e fin qui pare che siamo tutti d’accordo. Ora passiamo al primo dilemma: sono maschi o femmine? Beh, a Palermo l’arancina à fimmina, in quasi tutto il resto della sicilia l’arancino è masculo. I migliori che ho assaggiato sono quelli di Palermo, e mi sono sembrati anche i più caratteristici, nel resto della sicilia ne ho trovati di diverso tipo: senza zafferano, anche con forma a punta e con una varietà di ripieno da capogiro!
Io ho scelto quelle che credo siano le ricette tradizionali delle arancine, ovvero al ragù ed al burro (ossia con con prosciutto e mozzarella); siccome non sono stata in grado di assaggiarne uno uguale ad un altro, ho cercato di realizzare la ricetta che a me è piaciuta di più: con riso allo zafferano, panatura fatta con la pastella e con il ragù che faccio io di solito. Per quelli bianchi non sapevo se ci andasse la besciamella o meno; anche qui, tra quelli che ho assaggiato, in alcuni c’era e in altri no, così ho scelto di seguire i miei gusti. 😉
Questa è solo la prima delle ricette siciliane che ho voluto provare appena tornata a casa, ma ne arriveranno delle altre! 😀
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- Per il riso:
- 1 kg di riso (io ho usato il tipo Roma)
- 150 g di burro
- 2 bustine di zafferano
- 1,5 litri di brodo vegetale
- sale
- Per il ripieno al ragù:
- 600 g di carne macinata mista di maiale e vitello
- 1 cipolla
- 1 carota
- 100 ml di vino bianco
- 400 ml di passata di pomodoro
- olio extravergine d’oliva
- sale
- 50 g di caciocavallo grattugiato
- Per il ripieno al burro:
- 150 g di prosciutto a cubetti
- 200 g di mozzarella a pezzetti
- 200 ml di besciamella
- Per la panatura:
- 300 ml di acqua
- 180 g di farina circa
- pangrattato
- olio di semi per friggere
[procedimento]
Iniziamo preparando il ragù. In una padella rosolate la cipolla e la carota triate. Aggiungete la carne.
Fatela rosolare per bene e sfumate con il vino bianco.
Quando il vino sarà evaporato, aggiungete la passata di pomodoro ed un po’ di sale.
Fate cuocere circa mezz’ora, mescolando di tanto in tanto, fino ad ottenere un ragu’ asciutto. Spegnete e fate raffreddare.
Nel frattempo prepariamo il riso. Sciogliete metà del burro (l’altra mettetela in frigo) e tostate il riso per un minuto circa.
Aggiunget eil brodo vegetale e lo zafferano, dopo averlo sciolto in un po’ di brodo.
Continuate ad aggiungere il brodo un po’ alla volta, aspettando che venga assorbito. Una volta che il riso sarà bello al dente, spegnete, aggiustate di sale ed aggiungete il burro.
Appena il burro si sarà sciolto, trasferite il riso sun un vassoio (io l’ho mezzo su una teglia da forno) e coprite con un canovaccio umido. Lasciate raffreddare.
Aggiungete il caciocavallo trattugiato al ragù.
In una ciotola mescolate besciamella, prosciutto e mozzarella.
In un’altra ancora mescolate acqua e farina con una frusta, fino ad ottenere una pastella liscia e non troppo densa (regolatevi con la quantità di farina!).
Prendete un po’ di riso e formate una pallina.
Scavatela al centro
e farcitela con il ragù.
Coprite con un altro po’ di riso
e date una bella forma tondeggiante.
Fate lo stesso con il ripieno “al burro”.
Passate le arancine nella pastella
e nel pangrattato.
Scaldate abbondante olio di semi e friggete le arancine, che dovranno essere quasi del tutto coperte con l’olio. Usate una fiamma media, così da far scaldare per bene anche il ripieno.
Appena le arancine si saranno dorate, fate asciugare l’olio in eccesso e servite. Ecco le mie arancine siciliane al burro (le mie preferite!)
e quelle al ragù. ^_^
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